VALLE D’AOSTA, PIEMONTE E LIGURIA
In Valle d’Aosta, obbligatoria una gita al Forte di Bard (Ao), dove è allestita la mostra “I capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca. Da Raffaello a Balla” che mostra 115 opere rappresentative della preziosa collezione di una delle più antiche e importanti istituzioni culturali italiane, costituitasi a partire dal Seicento. Dura fino al 7 gennaio, così come la mostra sul World Press Photo 2017.

Molto ricco il programma di Milano: a Palazzo Reale sono in corso le tre grandi mostre evento su Caravaggio, Toulouse-Lautrec e James Nachtwey, pluripremiato fotografo americano, considerato universalmente l’erede di Robert Capa; alle Gallerie d’Italia, in piazza Scala, i protagonisti sono gli autori del “Dopo Caravaggio”, e di fianco, a Palazzo Marino, fino all’8 gennaio ci si può inchinare dinanzi alla Sacra conversazione di Tiziano proveniente da Ancona (fino al 14 gennaio). Meno fanfara ha avuto il capolavoro di Perugino presentato al Museo Diocesano: un’Adorazione dei pastori che si presta per essere visitata nei giorni attorno al Natale. Per gli amanti dell’arte moderna, Leon Golum e Artists from Chicago alla fondazione Prada.
Sempre a Milano, per festeggiare i suoi primi 60 anni Esselunga allestisce allo spazio The Mall (porta Nuova) una “supermostra”, che racconta in modo divertente le tappe storiche più importanti dell’azienda e contemporaneamente la realtà italiana dal 1957 in poi: la musica, il cibo, il design, la casa, la spesa. Un vero e proprio show con installazioni, filmati e momenti di interattività.
Al Ma*ga di Gallarate (Va) ha appena inaugurato una grande mostra dedicata all’attività pittorica e grafica di Jack Kerouac, una delle icone letterarie del XX secolo; si chiama “Kerouac – Beat Painting” e durerà fino al 22 aprile. “A Life: Lawrence Ferlinghetti. Beat Generation, ribellione,poesia” è titolo invece della mostra a Brescia (Museo di Santa Giulia, fino al 14 gennaio) che mette in luce l’importanza della figura di Lawrence Ferlinghetti, poeta, pittore, editore e agitatore culturale americano di origini bresciane, nel panorama letterario degli anni Cinquanta e Sessanta, e in particolare all’interno del movimento della Beat Generation.
Se fate un giro a Venezia, non perdete la mostra alla fondazione Peggy Guggenheim fino al 7 gennaio: si chiama “Simbolismo mistico. Il Salon de la Rose+Croix a Parigi 1892–1897” e racconta i saloni allestiti a Parigi al fine di presentare i principi dell’ordine dei Rosacroce, confraternita di natura esoterico-religiosa, legati a un’idea di arte che fosse mistica, idealista e al servizio della “bellezza”. Sempre a Venezia, “Canova, Hayez, Cicognara” alle Gallerie dell’Accademia (fino al 2 aprile).
A Castelfranco Veneto (Tv) continua fino al 4 marzo “Le trame di Giorgione”, interessante percorso dedicato all’artista.

A Villa Manin di Passariano (Ud) si intitola “Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto” la mostra organizzata fino al 18 febbraio in occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Maria Teresa d’Austria. Nell’ambito dei festeggiamenti, anche la mostra al Magazzino delle idee di Trieste (fino al 18 febbraio): l’ideale per un tour tra provincia e città. A Gorizia, invece, a Palazzo Attems Petzenstein (sino al 25 marzo), “La Rivoluzione russa. Da Djagilev all’Astrattismo (1898-1922)”.

Se vi trovate a Bologna è stata appena inaugurata “Revolutija”: 72 quadri arrivati dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo (fra cui alcuni capolavori come Passeggiata di Chagall, Quadrato nero di Malevich, Su bianco di Kandinsky), 40 foto originali, due sculture, tre video esposti al MAMbo fino al 13 maggio. A Palazzo Albergati, fino all’11 febbraio, “I rivoluzionari del Novecento”, con 200 opere dall’Israel Museum di Gerusalemme.
A Firenze continua la mostra a Palazzo Strozzi “Il Cinquecento a Firenze – Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna” (fino al 21 gennaio); se siete in visita in città, non mancate la lunetta Antinori di Giovanni della Robbia tornata in Italia dopo 120 anni (fino al 3 aprile al Museo del Bargello). A Pistoia, si celebra Marino Marini con “Passioni visive”, la prima retrospettiva che ambisce a situare il Maestro organicamente nella storia della scultura: l’esposizione, a Palazzo Fabroni fino al 7 gennaio, è uno dei momenti di punta delle Celebrazioni di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017.

Tra le mostre in programma nelle Marche, a Loreto (An) fino ad aprile “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”, finalizzata alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale dei luoghi colpiti dal sisma ed al rilancio dal punto di vista turistico ed economico degli stessi.
“Capriccio e Natura: Arte nelle Marche del secondo Cinquecento” è una mostra che coglie l’occasione del temporaneo trasferimento dei dipinti della Chiesa di Santa Maria delle Vergini a Macerata ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi per un ripensamento completo di quel cantiere e del suo ruolo nell’arte delle Marche alla fine del XVI secolo. Fino al 13 maggio.
Per il periodo natalizio a Spoleto (Pg) va in mostra l’arte contemporanea: l’esposizione “Black Light Art” (fino al 25 febbraio) alla Rocca Albornoziana riguarda una serie di suggestive opere luminescenti all’interno ed esterno della struttura; altra mostra è “II gioco della pittura. La collezione di carte dipinte di Paola Masino”, che si pone l’obiettivo di considerare la carta da gioco come opera d’arte, fino al 2 aprile al Mag MetaMorfosi Art Gallery in piazza Duomo.

A Roma potrete ammirare i capolavori di Monet provenienti dal Musée Marmottan di Parigi in mostra al complesso del Vittoriano, così come, in un’altra ala, le immagini di “100 anni di fotografia Leica”. Invece all’Ara Pacis ecco “Hokusai. Sulle orme del Maestro”: mostra che fa luce sull’artista confrontando la sua produzione con quella dei suoi eredi (fino al 14 gennaio). Segnaliamo anche “Picasso tra cubismo e classicismo” alle Scuderie del Quirinale (fino al 21 gennaio) e “Konrad Mägi” alla Galleria Nazionale, su un grande e poco conosciuto artista estone (fino al 28 gennaio). A Palazzo Barberini, è in corso una mostra dedicata ad Arcimboldo, precursore di dadaismo e surrealismo (fino all’11 febbraio).

Al Pan di Napoli prosegue fino al 28 gennaio la visitatissima mostra fotografica del maestro Sebastiano Salgado, “Genesi”, progetto iniziato nel 2003 e durato 10 anni, canto d’amore per la terra e un monito per gli uomini: 245 le immagini sul nostro pianeta che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di grande incanto. Poi si può riscoprire il Museo di Capodimonte cogliendo l’occasione per ammirare l’allestimento intorno a “La parabola dei ciechi” di Pieter Bruegel il Vecchio (nell’ambito di “L’Opera si Racconta”, ciclo di mostre-focus che mette in risalto dipinti, sculture e oggetti d’arte selezionati tra le 47mila opere delle collezioni, raccontati in una chiave nuova e in dialogo con altre opere).
Sta suscitando grandi emozioni la mostra dedicata a Sandro Chia presso la Pinacoteca Metropolitana di Bari. Di particolare impatto visivo le dieci grandi sculture, copie 1/1 in terracotta tratte da altrettanti elementi del celebre esercito di guerrieri dell’imperatore Qin Shi Huang ritrovate in Cina, nei pressi di Xi’an, nel lontano 1974, rielaborate dal grande artista toscano con la sua personale, vivacissima cromia (fino al 31 marzo).

Maria Cernuschi Ghiringhelli è stata una figura unica nel panorama dell’arte italiana tra le due guerre: all’inizio del 1930 divenne un’appassionata sostenitrice dell’arte astratta italiana e internazionale, riuscendo a intercettare le proposte più innovative con una grande autonomia di giudizio. La sua figura è tratteggiata da una mostra al Man di Nuoro (fino al 25 febbraio), “Una visione astratta”.
